Trattamento

Ortodonzia

L’ortodonzia è la branca specialistica dell’odontoiatria che si occupa di diagnosi, prevenzione e trattamento delle malocclusioni. Cosa sono le malocclusioni? Anomalie di sviluppo dei denti e/o delle ossa della faccia.

Le malocclusioni, se non trattate, possono portare nel tempo ad usura e perdita dei denti, malattie delle gengive, disturbi delle articolazioni temporo-mandibolari (atm), cefalea, dolori a carico del collo e della schiena, più o meno evidenti problemi di carattere estetico.

L’ortodonzia negli ultimi decenni ha conosciuto uno straordinario sviluppo scientifico e tecnico che l’ha portata a ricoprire un ruolo di crescente importanza per la salute non solo orale della persona, ma anche in un contesto sociale, perché un trattamento ortognatodontico è in grado di migliorare:

  • Allineamento dei denti
  • Equilibrio estetico delle labbra e del volto
  • Efficacia della funzione masticatoria
  • Conservazione dei denti e dei tessuti di sostegno
  • Funzioni articolari e muscolari
  • Corretta articolazione verbale

Obiettivo del trattamento

Obbiettivo del trattamento è riportare una condizione di armonia anatomica e funzionale le arcate dentarie. Questo permetterà loro, di articolarsi a fine trattamento, con un rapporto ottimale con il sistema neuromuscolare del distretto oro-facciale. In questo contesto il trattamento mira ad ottimizzare l’estetica del viso e del sorriso.
Parte indispensabile della salute e del corretto allineamento dei denti permanenti è controllare e mantenere sana la dentatura da latte.
L’esperienza dello staff ortodontico sfrutta un’ampia gamma di strumenti dell’ortodonzia fissa, mobile e l’uso delle mascherine trasparenti, moda. Negli anni sono stati risolti dai casi semplici a quelli più complessi sia nei bambini che negli adulti. E’ possibile migliorare l’estetica del sorriso con un allineamento corretto dei denti, ma anche risolvere problematiche funzionali. Gli elementi che vengono valutati sono: l’osservazione del profilo del viso; la posizione delle labbra; la rilevazione di eventuali abitudini viziate (deglutizione anomala, respirazione orale, masticazione disarmonica, alterazioni fonetiche) che se rilevate influiscono negativamente sullo sviluppo della faccia e sul mai posizionamento dentale; eventuali fattori ereditati e/o ambientali, con visite precoci nel bambino (5-6 anni) nel contesto di quella che viene definita ortodonzia intercettiva. Oltre agli esami di routine, vengono utilizzate analisi computerizzate tramite la cefalometria e la pedana stabilometrica, che consentono di relazionare la patologia posizionale della bocca al resto del corpo con l’obbiettivo di migliorare la postura, essendo l’ingranaggio masticatorio uno dei principali bilancieri del corpo. Per esigenze estetico sociali, esiste un servizio di ortodonzia estetica che consiste nell’uso di mascherine trasparenti quasi invisibili, riducendo al minimo il disagio.

EQUILIBRIODONZIA COMBINATA ALL’USO DI MASCHERINE

L’ortodonzia funzionale è un approccio terapeutico naturale che riconosce alla bocca un ruolo centrale per l’equilibrio e la salute dell’intero organismo. Tale metodica utilizza equilibratori plurifunzionali mobili, in grado di ottimizzare non solo la funzione dentale, ma l’intera estetica dentofacciale, riequilibrando le funzioni fondamentali quali: masticazione, deglutizione, respirazione nasale, anatomia del viso e diminuzione dei dolori articolari. Contribuisce quindi all’ottimizzazione dell’equilibrio e dell’armonia posturale.

Esempio Clinico di paziente maschio di 36 anni
Durata terapia 4 anni, con l’uso di espansori ed equilibratori notturni

Scopo della terapia: chiusura del morso del settore anteriore, espansione tramite espansione palattale a livello dei pre-molari, quantizzabile in 5mm e riduzione del rapporto di saggitarità.

Questo è un esempio di equilibriodonzia non finalizzata ad una perfezione estetica, con allineamento ottimale, ma basata sulla ri-educazione funzionale deglutitiva e il ripristino delle proporzioni ortopediche dei mascellari.

Questo stesso soggetto viene poi finalizzato con l’uso di allineatori combinato ad un equilibratore notturno per mascherine con questa fase di finalizzazione terapeutica di un anno di durata.

I criteri con i quali si cerca di realizzare l’equilibrio possono essere ottenuti tramite l’utilizzo di placche funzionali secondo Planas o con l’uso di attivatori ed equilibratori i quali realizzano un’espansione, insieme ad un aumento di dimensione verticale della bocca. Dove infatti i parametri trasversali e la dimensione verticale risultino carenti, l’uso degli attivatori consente di modificare il rapporto intermascellare agendo sia a livello scheletrico che a livello dentale. Utilizza le spinte deglutitive naturali e le contrapposte spinte di sigillo della muscolatura facciale, conducendo ad un riposizionamento e ad un riequilibrio delle ossa del cranio attraverso il lieve movimento sulle suture craniche. Queste infatti non risultano essere tra loro inter-digitate, ma parzialmente sovrapposte le une alle altre e quindi in grado di modificare la loro posizione a qualsiasi età.

Quotidianamente eseguiamo circa 3000 deglutizioni che stimolano attraverso i dispositivi dentosofici un movimento lento ma continuo, che porta a fenomeni di parziale riequilibrio e simmetrizzazione del viso e del cranio. Tutto questo è ottimale, come comprensibile, durante la fase evolutiva, ma la stabilizzazione della struttura cranio-facciale ha notevoli capacità di modificazione fino a 25 anni di età. Studi recenti legati al sistema nervoso neuro-vegetativo e in accordo all’osservazione clinica, ci permettono di constatare con volontà di ulteriore approfondimento, quanto l’equilibrio che interessa la struttura cranio facciale si associ ad un equilibrio neuro-muscolare, neuro-vegetativo, e quindi anche al sistema nervoso simpatico e parasimpatico. Studi mirati al comportamento dell’area celebrale sub-corticale, effettuati tramite rilevazione con risonanza magnetica nucleare e liquido di contrasto ed elettro-encefalografia, hanno consentito di rilevare un’attività molto più elevata e disordinata di quest’area con soggetti disfunzionali della funzione linguale durante la deglutizione.

È di recente acquisizione l’uso ben finalizzato di un’ortodonzia basata in una grande quantità di casi sull’utilizzo di mascherine trasparenti, che devono essere sostituite con regolarità circa ogni 15 giorni, fino alla fine della terapia.
Il sistema diagnostico oggi utilizzato consente di visualizzare, attraverso un sistema totalmente digitalizzato, il progetto e lo sviluppo della terapia attraverso immagini che ne evidenziano la progressione.

Esempio clinico:
La paziente di 24 anni presentava inizialmente un quadro clinico caratterizzato da morso aperto, deglutizione atipica e alterazione fonetica.

È stato studiato il caso dal punto di vista fotografico, tramite scannerizzazione intra-orale e cefalometria. La paziente è stata trattata inizialmente con apparecchio funzionale espansore-equilibratore e successivamente realizzata frenulectomia del frenulo linguale e progetto terapeutico poi realizzato tramite mascherine trasparenti sui due mascellari, combinate ad un espansore notturno funzionale.

Fisioterapia e osteopatia

Presso la Medical and Surgical Dental Clinic del professor Luciano Malchiodi, il fisioterapista e osteopata ha un ruolo di integrazione tra l’aspetto posturale e occlusale. Le valutazioni posturali ed i trattamenti sono finalizzati all’equilibrio posturale del paziente sottoposto a variazioni naturali (ortodontiche o dentosofiche) o sintetiche fisse e/o mobili (apparecchi ortodontici, protesi pre e post terapia implantologica, disordini dell’articolazione temporo-mandibolare). L’obiettivo è di ottenere il più alto livello di salute possibile per il paziente. La correlazione tra postura e sistema cervico-cranio-stomatognatico ha permesso di incrementare l’abilità e la valutazione dei disordini articolari e miofasciali a carico del volto, dell’articolazione temporo-mandibolare e delle connessioni posturali dipendenti.

Integrazione e collaborazione con team multi-disciplinari permettono alla struttura di inserire al centro del progetto riabilitativo il paziente, avvicinandolo all’equilibrio globale tra postura e occlusione.

L’interazione dovrà avvenire quindi con odontoiatri, ortodonzisti, fisioterapisti, logopedisti, podologi, oculisti e optometristi.

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